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Peppe Zullo ci ha aperto le porte del suo ristorante

“Simple Food for Intelligent People”: questo é il motto di Peppe Zullo!

I cibi semplici, della cucina contadina, le erbe spontanee e i prodotti locali rappresentano il cavallo di battaglia della cucina dello Chef Peppe Zullo.

Nella giornata di ieri, le studentesse e gli studenti di 4 Eno A, 4 Eno B e 4 Sala A dell’IPEOA “E. Mattei” di Vieste, accompagnati dai docenti, prof. Giuseppe Ciarlariello e prof.ssa. Aurelia De Filippis, sono stati accolti a braccia aperte dal Maestro che li ha deliziati della visita presso la sua struttura, caratterizzata dal ristorante di Villa Jamele, accogliente nella sua rotondità. Gli alunni hanno avuto modo di visitare la grandissima cucina, particolarmente incuriositi dal modo in cui viene gestita e da come è organizzato il servizio in sala.

Il percorso é proseguito con la visita alla scuola di cucina di Peppe Zullo, ammirata e frequentata anche da chef provenienti da oltreoceano, con cucina, sala ristorante e annesse camere per gli ospiti.

L’escursione è proseguita passeggiando lungo l’orto, la zona dedicata all’allevamento del maiale nero e delle oche, e nei giardini allestiti per i wedding, rigogliosi di glicine e totalmente nella natura. I0n ultimo, ricca di sapori, odori, aromi, colori e di esperienze sensoriali, é stata la visita alla Nuova Sala Paradiso e alle Cantine del Paradiso. Il percorso enogastronomico ha visto gli alunni totalmente immersi in una realtà enogastronomica a 360 gradi, dalla produzione della passata di pomodoro, alla stagionatura di salumi e formaggi per poi passare alla cantina, con la degustazione del brioso e fruttato rosato “Amarosa” e dell’Ursaria, un vino vinificato in rosso dall’uva Nero di Troia, intenso e dalle note fruttate. L’apoteosi é stata raggiunta con la degustazione degli antipasti tipici della cucina dello Chef, del pancotto, della parmigiana di borragine, dell’involtino di vitello e del pasticciotto rivisitato in chiave orsarese, del primo a base di orecchiette al grano arso con asparagi selvatici e gli immancabili dolcetti preparati con vincotto e mandorle, il tutto contornato con l’assaggio dei vini.

Gli alunni hanno mostrato un particolare interesse verso la cucina povera, ricca di biodiversità, sostenibile e a filiera corta dei prodotti alimentari impiegati per le diverse preparazioni; inoltre, hanno interagito direttamente e amichevolmente con lo Chef, valutando la possibilità di poter far tesoro di ulteriore un’esperienza formativa presso la struttura.

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