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Erasmus+ in Polonia:

PROGETTO ERASMUS+ MOBILITÁ IN POLONIA 27 MARZO-03 APRILE 2022

Domenica 27 marzo è cominciata l’avventura degli alunni Busini Aurora della IV Eno C, Cariglia Alessio della IV Sala B, Di Rodi Giovanni della III Eno C, Maffei Alessandra della III Eno C, Notarangelo Gregory della III Eno C e Sollitto Francesco della IV Sala A, guidati dalle professoresse Tiziana Giarrizzo e Rosangela Simone e supportati dalla responsabile del progetto Maria Clementina Siena.

L’alunna Alessandra Maffei con le sue parole vuole spiegarci il senso dell’Erasmus.

L’Erasmus non lo puoi spiegare. Quando cercavamo di raccontare la nostra esperienza ad altre persone, non sapevamo mai da dove iniziare. “L’Erasmus ti cambia”, ecco credo siano queste le prime parole da utilizzare, quando si parla di Erasmus. Pochi giorni lontano da casa, che ti fanno tornare una persona diversa, migliore oserei dire, del resto cosa ti apre più la mente di un viaggio? Questo viaggio, poi, ti entra nelle vene, nella testa, nell’anima. L’Erasmus non lo puoi raccontare, lo devi provare, lo devi vivere. Il parlare con le persone del paese che ti ospita, lo scoprire nuovi sapori, nuove tradizioni e storie diverse dal nostro bagaglio culturale, ti cambia per sempre. Proveremo comunque a mostrarvi parte del nostro viaggio attraverso una raccolta di foto.

Tychy, in Polonia, è la città che ci ha ospitato in un modo estremamente caloroso.

L’attività ice-breaking è stata probabilmente una delle attività più emozionanti, non solo perché abbiamo visitato per la prima volta la scuola, il Liceo Ogólnokształcące im. Leona Kruczkowskiego e abbiamo incontrato i ragazzi con cui avremmo passato l’intera settimana, ma anche perché abbiamo presentato il nostro team e soprattutto, grazie a questa attività, ci siamo resi conto del fatto che potessero nascere amicizie reali, condividendo interessi altrettanto reali.

La miniera di sale Wieliczka è stata riconosciuta patrimonio Unesco, essa raggiunge una profondità di 327 metri ed è estesa su più livelli; per raggiungere i vari piani abbiamo sceso un migliaio di scalini; tanta fatica, ma una grande emozione ci ha avvolto nel vedere stanze decorate, statue, cappelle e laghi sotterranei.

La visita ad Auschwitz ha toccato tutti noi nel profondo. Quel luogo di dolore, di sofferenza e di morte, di cui abbiamo sempre letto nei libri di storia ci si è materializzato davanti, in tutta la sua freddezza, con i muri che hanno visto così tante storie da rendere difficile persino guardarli. La stanza colma delle scarpine di tutti i bambini e tutte le bambine, che hanno dovuto lasciare là la loro vita terrena ci ha devastato il cuore. Nessun libro di storia avrebbe potuto insegnarci tutto questo, ma solo il più grande dei maestri: Il viaggio.

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