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“Il vino nella storia” fa tappa all’IPEOA Enrico Mattei di Vieste

Con l’incontro di venerdì 18 marzo è partito il progetto per le scuole “Il vino nella storia”. Tale progetto è stato ideato dalla dottoressa Donata Pia Berlucchi e di seguito accolto e abbracciato dalla delegazione pugliese delle “Donne del vino”, guidata dalla dottoressa Marianna Cardone. L’incontro è stato condotto dalla dottoressa Cinzia Quitadamo, giovane imprenditrice nonché proprietaria della Cantine Merinum. Gli incontri previsti saranno tre per la durata di 6 ore e vedranno coinvolti gli alunni delle classi Terze, Quarte e Quinte del nostro Istituto.

Il progetto non è solamente una lezione di approfondimento sulla storia del vino, ma anche un pretesto per parlare di futuro con i giovani. L’obiettivo primario è sensibilizzare i giovani al bere consapevole. Un altro fine è quello di combattere l’etilismo e minimizzare l’aspetto edonistico del consumo del vino. Il vino non è solamente un liquido alcolico, ma un simbolo di convivialità e di fratellanza.

Interessante è stato ascoltare la storia di Noè, che tutti noi conosciamo come uomo retto, che Dio decise di mettere in salvo, quando inviò il diluvio universale contro l’umanità corrotta. Dal racconto biblico e dagli studi è emerso un fatto eclatante, pare che Dio consegnò a Noè un seme di vite per far sì che gli uomini godessero del suo frutto. Sono stati trattati i Greci e il famoso episodio che vede Ulisse contro Polifemo, ancora episodi ed immagini che riproducono l’importanza che il vino ebbe con i Romani. Passando anche per gli Egizi, i quali bevevano vino durante i banchetti e nelle feste, ma la bevanda veniva usata anche come libagione per i cari defunti. Le pitture antiche indicano che il principale tipo di vino prodotto era il rosso, allungato poi con l’acqua ed addolcito con miele e spezie.

In conclusione la relatrice ha fatto scrivere a ciascun partecipante un pensiero su come vorrebbero che l’associazione “Donne del vino” si approcciasse alle nuove generazioni. Ecco una risposta: “Penso che per invogliare i giovani a voler approfondire il vino bisognerebbe cercare di introdurre il vino in film e serie TV; pubblicizzarlo attraverso i social; mostrare che il vino è tradizione, non solo una bevanda, scrivendo sulla sua etichetta qualche informazione sulla cantina di provenienza o scrivendo la storia del vino in generale; offrendo del vino ai giovani all’interno di supermercati per far conoscere il vino e l’uso consapevole della bevanda”. Vi aspettiamo per il secondo incontro.

Tiziana Giarrizzo

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